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Storia di Venezia |
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Correva a Venezia l'anno |
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Storia di Venezia, il giorno |
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Storia di Venezia, ricerca |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto è frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 12 maggio 1255
- Viene ordinato che mentre sono in corso le Sedute del Maggior Consiglio non sia lecito giocare a dadi in prossimitÀ della Sala.
- 12 maggio 1271
- I Funzionari addetti ai canali e alle strade hanno la proibizione di vendere pubbliche localitÀ .
- 12 maggio 1420
- Parte alla volta della Dalmazia una flotta di quindici navi al comando di Pietro Loredan.
Ben presto i Veneziani sottraggono al Dominio Ungherese Almizza, Brazza, Lesina, Curzola e Cattaro. Solo TraÀ¹ oppone una strenua resistenza ma il 27 giugno i Tragurini sono costretti ad arrendersi.
- 12 maggio 1462
- All'etÀ di oltre settantuno anni viene acclamato Doge Cristoforo Moro.
Il suo Dogado, terminata una breve controversia con Trieste, sarÀ funestato da una terribile e disastrosa guerra contro i Turchi, terminata solo nel 1479 con il suo successore Giovanni Mocenigo costando a Venezia la perdita dell'Albania, del Negroponte e di altre Terre della Grecia.
Cristoforo Moro morirÀ il 9 novembre 1471.
- 12 maggio 1651
- Viene eletto Cancellier Grande Agostino Vianoli.
- 12 maggio 1797
- Nei pressi del Ponte di Rialto una sollevazione popolare tenta di opporsi e scalzare la MunicipalitÀ Provvisioria giacobina che aveva sostituito il Governo della Serenissima.
Obiettivo degli insorti, sull'esempio di Veronesi e Bellunesi, À¨ unire le forze rimaste fedeli alla Patria per far fronte all"â„¢Armata del Buonaparte acclamata come liberatrice dai Giacobini e accettata vilmente dall'ormai esautorato Senato Veneto.
Le forze della MunicipalitÀ repressero la rivolta nel sangue impiegando i cannoni a mitraglia contro gli insorti, armati soltanto di sciabole e moschetti.
A capo della rivolta si trovava Antonio Margarini che venne individuato e catturato qualche giorno dopo, per essere sottoposto a fucilazione la sera del 23 giugno 1797, alle ore 21, nel Campo di San Francesco della Vigna.
(U.S.)
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