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Storia di Venezia |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto č frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 25 agosto 1508
- Vengono minacciate gravissime pene contro chi venda il proprio voto nelle elezioni pubbliche.
- 25 agosto 1523
- I Provveditori alla SanitĂ€ di Venezia concedono a certo Francesco Negro dai Cenabri il permesso di aprire una piccola fabbrica di colori a Marghera, purchĂ€¨ sia siĂ‚tuata al meno meso miglio lontana da le abitazioni. Àˆ la prima fabbrica, di cui si abbia notizia, aperta nella localitĂ€ dove, quattro secoli dopo, sarebbe sorto il comĂ‚plesso industriale di Porto Marghera.
- 25 agosto 1526
- Il Patriarca Girolamo Querini compie una visita a sorpreÂsa nel convento della Celestia.
Fra le altre trova una giovane suora senza il velo che mostra le chiome tutte composte a drezuole, al che il PreĂ‚sule sdegnato li tajĂ€˛ li cavelli.
Volendo poi egli portar via due suore abbigliate contro la regola per condurle in carcere, tutte le altre comenĂ‚zono a cridar, et metersi a la porta sichĂ€¨ non fono lassate meter.
- 25 agosto 1535
- Viene ordinata la ricostruzione dei forti del Lido sul modello dell'architetto Sanmicheli. Questi, incaricato dal Senato, aveva presentato una dettagliata relazione sullo stato dei lidi e dei porti il 21 gennaio precedente.
- 25 agosto 1577
- Per festeggiare la fine dell'epidemia di peste, una delÂle tante che hanno afflitto Venezia nei secoli, viene fatta una solenne processione a San Rocco.
- 25 agosto 1609
- Galileo Galilei viene riconfermato lettore di matematica a vita presso l'UniversitÀ di Padova, con lo stipendio di 1.000 fiorini l'anno, dopo ben diciasette d'insegnamento. Per contratto doveva insegnare per sessanta mezz'ore l'anno.
Galileo rinuncerÀ all'incarico alla fine delÂl'anno scolastico, il 15 giugno 1610.
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