|
|
Storia di Venezia |
|
|
Correva a Venezia l'anno |
|
Storia di Venezia, il giorno |
|
Storia di Venezia, ricerca |
|
|
|
|
|
|
Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto è frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
|
|
|
- 16 luglio 1300
- Vicino all'abside della chiesa dei SS. Giovanni e Paolo viene fondata la
Scuola di Sant' Orsola, sotto la protezione dei Santi Domenico, Pietro
Martire e Orsola.
La cappella della Scuola diverrÀ famosa per il grande ciclo pittorico delle storie di Sant'Orsola, affidato al pennello di Vittore Carpaccio.
La Scuola verrÀ soppressa e distrutta in seguito alle inique leggi
napoleoniche.
- 16 luglio 1361
- Mentre si trova in mare quale Capitano Generale del Golfo viene eletto Doge Lorenzo Celsi, alla giovane etÀ di cinquantadue anni. .
Dodici Patrizi veneziani vanno a prenderlo con quattro galere e lo
accompagnano a Venezia.
Sotto il suo Principato la Repubblica Veneta raggiunge un alto grado di
splendore e di potenza: ha il monopolio di tutti i mercati dell'India e
dell'Estremo Oriente, possiede la piÀ¹ forte marina del mondo.
Uomo di costumi raffinati, il Doge tiene in Palazzo Ducale una scuderia di superbi cavalli e un piccolo serraglio di animali esotici, nonch˩ alcuni leoni.
I cronisti raccontano che il Celsi amava molto il padre, uomo orgoglioso e autoritario, il quale, per non esser costretto a salutare per primo il
figlio Doge, girava per Venezia a testa nuda. Tuttavia, per indurlo a
rendere omaggio non a lui ma alla Carica rappresentata, il Celsi si faceva precedere da una specie di scettro.
- 16 luglio 1417
- Giustiziato fra le due colonne di marmo rosso di Palazzo Ducale, il
Patrizio Giorgio Bragadin, reo di essersi piÀ¹ volte appropriato di denaro
pubblico e per questo esiliato, e nell'esilio di aver tramato contro la
Repubblica.
- 16 luglio 1428
- Francesco Malipiero eletto Vescovo di Olivolo (Castello).
- 16 luglio 1483
- Muore (pare nel territorio del Polesine) il navigatore veneziano Alvise Da Mosto.
Preso dall'amore per i viaggi, si era trasferito in Portogallo al servizio dell'Infante Enrico detto il Navigatore.
EffettuÀ² l'esplorazione delle coste dell'Africa spingendosi oltre la foce del Senegal e tentÀ² di risalire il corso del fiume Gambia.
Nel 1456, in compagnia del Genovese Antoniotto Usodimare, scoprÀ¬ le isole di Capo Verde.
Le relazioni dei viaggi di Alvise Da Mosto furono d'aiuto al cosmografo fra' Mauro per il celebre Mappamondo, conservato alla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.
- 16 luglio 1512
- Il Senato Veneto autorizza NicolÀ² de ManÀ²li, detto SbisÀ o, a prestare la sua opera per il recupero di una nave affondata nei pressi dell'isola di Brioni.
Precursore dei moderni palombari, il ManÀ²li aveva inventato, come riferisce il decreto: "un certo vestimento - cosa davero sopranatural -
cum el qual va sotto aqua et dice di poter stare per ore sei senza
nocumento, lavorando come se el fusse in terra piana".
- 16 luglio 1599
- Viene deciso il Taglio del Po nella Comenda vicina al Cason di Sotto e Gattolo de Contarini e Consorti.
La spesa calcolata in ben centomila ducati verrÀ divisa per due terzi dai proprietari delle zone interessate e per un terzo dalla Repubblica.
- 16 luglio 1612
- Dopo sei anni di Principato, all'etÀ di settantasei anni muore il Doge
Leonardo DonÀ , preso da malore nel suo appartamento dopo aver fatto un caloroso discorso in Consiglio.
I suoi resti riposano nella chiesa dÀ¬ San Giorgio Maggiore.
- 16 luglio 1622
- Viene abolito il titolo di "Eccellenza".
Come sempre succede l'ordinanza suscita l'effetto contrario.
- 16 luglio 1700
- Al primo scrutinio viene acclamato Doge Alvise II Mocenigo all'etÀ di
settantadue anni.
PiÀ¹ che la non brillante carriera pubblica, furono la grande ricchezza
personale e le morti gloriose dei fratelli Alvise VII e Alvise VIII, oltre
al gran prestigio della Famiglia, a portarlo sul Soglio Ducale.
Si ricorda che fu uno dei pochissimi Dogi scapoli e, vero o no, raccontano i
suoi biografi che si mantenne vergine sino alla morte!
|
|
|