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Storia di Venezia |
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Correva a Venezia l'anno |
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Storia di Venezia, il giorno |
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Storia di Venezia, ricerca |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto è frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 5 luglio 1330
- Inizia la costruzione del monastero di Sant'Andrea "della Zirada" a Santa Croce.
- 5 luglio 1420
- Il Doge di Venezia, Tommaso Mocenigo, invita i Cadorini a fare atto di
dedizione alla Repubblica Veneta. Durante la riunione per deliberare in
proposito, un Cadorino esclama improvvisamente: Eamus ad bonos Venetos.
L'Assemblea ripete il grido, al quale fa eco entusiasta il popolo adunato
sulla piazza: Â"Andiamo dai buoni Veneti Â". Inizia da questo momento il
dominio di Venezia sul Cadore, che, pur godendo di grande autonomia, fu
sempre fedelissimo al Leone di San Marco.
- 5 luglio 1423
- Il Consiglio Comunale di Padova delibera di collocare un grande orologio
sulla Torre del palazzo del Capitanio in piazza dei Signori. Ideato nel 1344
da Giovanni Dondi, poi rifatto dai vicentini Giovanni e Giampietro delle
Caldiere su progetto di maestro Novello, fu il primo orologio meccanico pubblico a essere installato in Italia.
- 5 luglio 1616
- Istituito il dazio sulle carte da gioco.
- 5 luglio 1629
- Muore a Venezia, di peste, messer Paolo Rimondo, e i Veneziani respirano di sollievo. Il Rimondo apparteneva a quella schiera di personaggi piuttosto turbolenti, chiamati "bravi", che nel Seicento scorrevano Venezia e la Terraferma con gesta suggerite da arroganza o da un male inteso senso di giustizia personale. Le parti, o leggi, emanate per estirpare da Venezia il fenomeno dei "bravi" furono numerose ma poco osservate, oppure modificate o annullate, confermando, in questo caso, il detto popolare: Parte veneziana no dura una setimana.
- 5 luglio 1704
- I quattro Ospedali cittadini devono pagare un quintello (la quinta parte), sui lasciti a loro favore di almeno cinquecento ducati.
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