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Storia di Venezia |
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Correva a Venezia l'anno |
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Storia di Venezia, il giorno |
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Storia di Venezia, ricerca |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto è frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 22 luglio 1329
- Muore a Treviso, quattro giorni dopo averla conquistata, Cangrande I della Scala. Si dice che la morte sia dovuta a sÀ¬ncope per aver bevuto l'acqua gelida d'una fonte presso il suo accampamento di Santi Quaranta.
Valoroso condottiero, spese quasi tutta la vita nelle guerre per la conquista del Veneto; cinse Verona di nuove mura, fece costruire per voto la Chiesa di Santa Maria della Scala. Protettore di artisti e letterati, ospitÀ² anche molti esuli toscani, fra cui Dante, che ebbe per lui altissime parole di elogio.
- 22 luglio 1345
- Per la settima volta Zara si ribella a Venezia.
- 22 luglio 1360
- Vengono frustate pubblicamente Margarita revendigola, Beruccia vedova di Paolo d'Ancona, Maddalena di Bologna e Lucia schiava, per aver esse portato, in modum ruffianorum, lettere amorose ad alcune monache del convento di San Lorenzo a Castello (v. anche 16.6.1360).
- 22 luglio 1361
- Muore il Doge Giovanni Dolfin dopo cinque anni di Principato. Essendo
vedovo era stato assistito nella malattia ultima dal fisico Albertino da Padova.
- 22 luglio 1724
- Il tipografo Ermolao Albrizzi fonda la "Letteraria Universale SocietÀ
Albrizziana", piÀ¹ conosciuta come "Accademia Albrizziana".
Trova sede in Calle della Cavallerizza, tra la Scuola Grande di San Marco e le Fondamente Nuove.
Scopo dell'Accademia ˬ stampare ogni specie di opere, o degli
Accademici, o di edizioni rare, o di manoscritti non mai pubblicati, e ciÀ²
col denaro che da tutti i letterati d'Italia si raccoglie.
Il ricavo della vendita dei libri ˬ destinato a incrementare la Biblioteca
e a coniare medaglie con l'effige dei piÀ¹ illustri Accademici.
Il Senato protegge l'Accademia fino al 1745 quando invece la sopprime.
- 22 luglio 1893
- A Venezia, durante il tradizionale banchetto dei gondolieri che precede la
Regata sul Canal Grande, il sindaco Riccardo Selvatico recita per la prima
volta la famosa poesia da lui composta per l'occasione:
No gh'À© ne la storia - del Mondo
una festa piÀ¹ bela piÀ¹ splendida - Venezia de questa:
Incanto de Popoli - de Re e Imperadori,
delizia, martirio - de artisti e scritori.
Superba memoria - de un tempo passÀ ,
inutile invidia - de À§ento cittÀ
(Non c'ˬ nella storia del Mondo
festa piÀ¹ splendida, Venezia, di questa:
Incanto dei Popoli, di Re e Imperatori,
delizia e martirio di artisti e scrittori.
Superba memoria di un tempo passato
inutile invidia di cento cittÀ ).
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