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Storia di Venezia |
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Storia di Venezia, il giorno |
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Storia di Venezia, ricerca |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto è frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 21 giugno 1206
- Il Papa Innocenzo III scioglie il Patriarca di CostantinoÂpoli dal giuramento di nominare i Canonici della Cattedrale di Santa Sofia solo tra i Veneziani.
- 21 giugno 1400
- Ennesima legge, a Venezia, intesa a frenare il lusso delle vesti femminili. Viene stabilita persino la lunghezza delle maniche delle vesti, e la forma dei collari.
Il Senato Veneto decreta anche che nessuna donna possa portare abiti di broccato o d'altre stoffe preziose. In caso di trasgressione alla legge, multa al marito; se si tratta di donna nubile, viene multato il padre.
- 21 giugno 1436
- Un terribile incendio scoppia in Piazza San Marco, sprigionatosi nelle botteghe situate attorno al Campanile.
A stento vengono salvate le Procuratie e la Zecca.
- 21 giugno 1446
- Allo scopo di ovviare alla loro frequente falsificazione, il Senato decreta la coniazione di nuovi spiccioli.
- 21 giugno 1547
- Muore a Roma il Pittore veneziano Sebastiano Luciani, detto Sebastiano del Piombo. Allievo e amico di GiorÂgione e Michelangelo, suo capolavoro À¨ la pala d'altare della Chiesa di San Giovanni Grisostomo a Venezia.
- 21 giugno 1636
- I mendicanti devono andarsene dalla cittÀ entro tre giorÂni. Quelli nati a Venezia possono restare, a patto che portino ben visibile un'immagine di San Marco.
- 21 giugno 1849
- Si incontrano, a Verona, il Ministro Plenipotenziario auÂstriaco De Bruck e i rappresentanti del Governo Veneto Giuseppe Calucci e Lodovico Pasini.
Il convegno non dÀ alcun concreto risultato perchÀ© le condizioni poste dalÂl'Austria per la resa di Venezia sono inaccettabili.
I VeneÂziani osservano scherzosamente che À¨ stato un grave errore inviare come rappresentante Giuseppe Calucci, uomo spaÂventosamente magro per natura, perchÀ©, vedendolo, gli Austriaci potrebbero aver pensato che se quello era il rappresenÂtante della Popolazione Veneta, tutti gli altri dovevano giÀ esser morti di fame.
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