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Storia di Venezia |
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Correva a Venezia l'anno |
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Storia di Venezia, il giorno |
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Storia di Venezia, ricerca |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto è frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 11 agosto 1274
- Emessa una legge che vieta qualsiasi forma di propaganda elettorale per gli incarichi pubblici. Infatti: chiunque sia stato ufficialmente proposto dal Maggior Consiglio per qualche carica, non potrÀ piÀ¹ prendervi la parola (nel Consiglio), nÀ¨ alcuno potrÀ caldeggiarne l'elezione con discorsi o perorazioni, sotto pena di dieci lire di multa.
- 11 agosto 1315
- A Volpago, alcuni contadini fermano un viandante dall'aria sospetta e lo conducono davanti alle Magistrature trevigiane dicendo che a loro sembrava un gran spion. Avevano avuto buon fiuto. Nella perquisizione fatta al misterioso personaggio si trova, nascosta nelle scarpe, una lettera del Signore di Gorizia a Cangrande della Scala con la richiesta di armi, cavalli e uomini per attaccare Treviso.
- 11 agosto 1414
- Alle quattro del pomeriggio un gran terremoto provoca molti danni in cittÀ e grande paura in tutto il Territorio lagunare.
- 11 agosto 1678
- Alvise Sagredo diviene Patriarca di Venezia. Succede a Gian Francesco Morosini deceduto il giorno sei dello stesso mese.
- 11 agosto 1687
- Durante una riunione del Maggior Consiglio di Venezia, giunge notizia che la flotta Veneta, al comando dell'AmmiÂraglio Francesco Morosini, ha conquistato le piazzeforti di Patrasso, Lepanto e di tutto il golfo di Corinto. Il Maggior Consiglio, al completo, scende nella Basilica di San Marco per ringraziare Dio della splendida vittoria; il Senato decreta immediatamente che a Francesco MoroÂsini, chiamato il Peloponnesiaco, sia fatto un busto in bronzo da collocarsi in Palazzo Ducale insieme con lo stendardo a tre code tolto ai Turchi.
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