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Storia di Venezia |
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Storia di Venezia, ricerca |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto č frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 4 novembre 1261
- Un'ordinanza prescrive che chi esce da un'incarico pubblico deve consegnare la cassa dell'ufficio ai Camerlenghi entro otto giorni.
- 4 novembre 1354
- Dalla Cronaca del Barbaro:
" ... da' Genovesi in Portolongo fu presa la nostra armata qual' era di galie trentatrĂ€©, navi grosse tre e venti grigarie. ScapolĂ€˛ (si salvĂ€˛) NicolĂ€˛ Pisani il Capitano Generale con il stendardo et circa I500 uomini con barche da Modon, 450 in circa furono morti, il resto preso: scapolĂ€˛ una galia de' Genovesi..."ť.
La battaglia navale dell'isola della Sapienza nell'arcipelago Greco fu una delle piĂ€ą grandi disfatte dei Veneziani nelle tantissime battaglie con i Genovesi.
L'Ammiraglio NicolĂ€˛ Pisani fu privato per sempre del Capitanato da Mar e condannato all'ammenda di L. 1.000, mentre NicolĂ€˛ Querini Capitano di galera, destinato con altre venti alla custodia del porto di Portolongo venne privato di ogni ufficio per sei anni e obbligato a un'ammenda di 1.000 ducati.
Si ricorda che la flotta Genovese era al comando di Pagano Doria.
- 4 novembre 1475
- Muore nel suo castello, a Malaga sopra Bergamo, Bartolomeo Colleoni, uno dei piĂ€ą grandi condottieri di tutti i tempi.
Nato a Solza, educato alle armi dal Gattamelata, combattĂ€© lungamente al servizio della Repubblica Veneta che lo colmĂ€˛ di ricchezze e di onori.
Morendo, lasciĂ€˛ a Venezia un legato di centomila zecchini a patto che gli fosse eretto un monumento in Piazza San Marco. Il Senato, per non turbare l'armoniosa prospettiva della piazza, e d'altro canto non volendo perdere l'ingente somma, risolse la questione con fine astuzia erigendogli un monumento equestre nella piazza della Scuola di San Marco, cioĂ€¨ in campo dei SS. Giovanni e Paolo. (N.d.E. L'opera fu affidata al Verrocchio, che fuse il cavallo e il cavaliere in una fucina nei pressi di Sant'Alvise. Ancora oggi la corte dove si realizzĂ€˛ il getto conserva il nome di corte Cavallo. All'epoca presso il Verrocchio svolgeva apprendistato Leonardo da Vinci, e a lui si attribuisce il modellato della testa del Colleoni, straordinariamente espressivo).
Ritto sulle staffe, eternato nel gesto di lanciare all'assalto i battaglioni, il Condottiero sovrasta il vasto silenzioso campo, cosĂ€¬ come lo vide il D'Annunzio:
Bartolomeo, grifagno come Dante,
la morta riva domina in Vinegia.
- 4 novembre 1504
- Crolla il ponte de l'Ogio a San Giovanni Grisostomo, vicino al Fontego dei Tedeschi.
- 4 novembre 1567
- Per apoplessia alla bella etÀ di ottantuno anni muore il Doge Gerolamo Priuli, dopo anni otto di carica.
Durante il suo Dogado furono coniati i primi ducati d'argento e la Repubblica sostenne con fermezza l'autoritÀ di papa Pio IV al Concilio Tridentino.
Come segno di riconoscenza ricevette in dono il palazzo detto di San Marco (poi palazzo Venezia) a Roma, da adibirsi a dimora degli Ambasciatori veneti. La Repubblica ricambiĂ€˛ offrendo al Pontefice un grandioso palazzo, in campo San Francesco della Vigna, che divenne sede dei Nunzi Apostolici a Venezia.
- 4 novembre 1582
- Scrive la Cronaca del Savina:
Zioba de note, s'accese fuoco a San Bortolomio appo la chiesa, nelle case e botteghe di bombaseri, che durĂ€˛ fino ad hora di nona del dĂ€¬ seguente, et diede grandissimo danno alli habitanti in esse, et alli patroni delli stabili...
Corse tutta la Maestranza dell'Arsenale a smorzarlo.
- 4 novembre 1613
- Spaventoso temporale, con gravi danni alle case e alle barche in laguna.
- 4 novembre 1623
- Ordinanza, si direbbe oggi, contro il culto della personalitÀ :
Le cittÀ non possono innalzare armi, stendardi o monumenti in onore dei Rettori.
La statua di bronzo allestita a Belluno in onore del PodestÀ venga fusa e ne sia fatto un cannone.
- 4 novembre 1698
- Eletto Cancellier Grande Pietro Busenello.
- 4 novembre 1966
- Complici le straordinarie condizioni metereologiche e i dissesti causati dall'incuria e dalla mala amministrazione del Territorio, il Mare rompe in piĂ€ą punti gli argini litoranei a Caroman, Pellestrina, Lido e Cavallino. Due onde di marea crescente si sovrappongono senza quasi deflusso, e Venezia finisce sotto due metri d'acqua per un'intera giornata.
Dal fatto nasce la saga demagogica su "Venezia che affonda", sfruttata ancora oggi a turno dai partiti al potere, al solo fine di impinguare le proprie casse a spese dell'amore per Venezia nel mondo.
U.S.
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