Storia di Venezia
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VENEZIA, 17 04 887:   Viene acclamato Doge Pietro I Candiano. Il diacono Giovanni lo descrive d --->>
Venice Map 1525 Luigi Gigio Zanon

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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto

è frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.

Luigi "Gigio" Zanon

Storia di Venezia, il giorno 27 giugno
<span style="font-size:12px; font-weight:normal;">giorno precedente</span> giorno precedente     giorno seguente <span style="font-size:12px; font-weight:normal;">giorno seguente</span>

27 giugno 1405
Verona si ribella al dominio dei Signori da Carrara. Un cronista scrive: Addi 22 il populo de Verona alzÀ² barricate con carri e legnami; et, tolta la cittÀ  a quelli da Carrara, la dete a la Signoria de Venesia.

27 giugno 1420
Dopo Almizza, Brazza, Lesina, Curzola e Cattaro, anche TraÀ¹, che aveva opposto la piÀ¹ strenua resistenza, cede all'assedio navale di una Squadra veneta, al comando del Capitano Generale Piero Loredan. Vinta l'accanita resistenza della Guarnigione un­gherese, i Veneziani issano sulla torre il gonfalone di San Marco che vi sventolerÀ  ininterrottamente sino alla caduta della Repubblica.
27 giugno 1564
Feltre À¨ devastata da un terribile nubifragio. Un testimone oculare scrive: Nella notte, intorno alle quattro ore, si mosse il tempo con spaventoso rimbombo nell'aria, oscu­ritÀ  e rivolgimento di nebbie, venti gagliardi, lampi, ful­mini, tempesta e una grossa e impetuosa pioggia che durÀ² sino alle ore due del pomeriggio. Era un spettacolo scuro et orrendo da mover a pietÀ  un Nerone. I danni sono ingentissimi e lo straripamento del torrente ColmÀ©da pro­voca la morte di ventinove persone. Il nubifragio À¨ ricor­dato da un dipinto, nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli, e da un altare votivo a San Crescenzio, la cui festa ricorre in questo giorno.
27 giugno 1596
In laguna avviene un terribile fortunale con onde altis­sime persino in Canl Grande.
27 giugno 1713
La Quarantia Criminal condanna a morte Antonio Codoni di soli sedici anni.
Costui era stato garzone di Carlo Borin, caregheta (impagliatore di sedie) ai piedi del Ponte dei Miracoli.
­Rimproverato dal padrone per la poca voglia di lavorare e licenziato, aspettÀ² che un giorno ci fosse in casa del padrone solo la serva, la ferÀ¬ gravemente alla fronte e si appropriÀ² di diversi oggetti d'argento.
Arrestato e processato, venne condannato all'impiccagione
27 giugno 1739
Decretato che l'ospizio della Ca' di Dio sia riservato alle nobili e alle cittadine originarie.
27 giugno 1849
Gli Austriaci concentrano il tiro delle artiglierie contro il Ponte della Ferrovia di Venezia. Dal Piazzale risponde la batteria che il popolo aveva voluto intitolare a Sant'Antonio, santo dei miracoli. Il bombardamento austriaco provoca gravi danni e dolorose perdite tra le quali il Tenente Colonnello napoletano Cesare Rossarol che, prima di spirare, ordina a chi accorre per portar aiuto: Tor­nate alla batteria, essa À¨ l'unica speranza di Venezia.
27 giugno 1850
Si effettua il collaudo della linea telegrafica elettromagne­tica Venezia-Verona. Sono in corso i lavori per la prose­cuzione sino a Milano.
27 giugno 1852
Arresto, a Venezia, del Patriota Angelo Scarsellini da Legnago, accusato di far parte del Comitato Rivoluzionario mazziniano e d'aver preparato un attentato contro l'Impe­ratore d'Austria. Pochi mesi dopo sarÀ  impiccato a Bel­fiore insieme a don Enrico Tazzoli.
27 giugno 1859
Muore a Venezia Camillo Nalin, Poeta vernacolo di vena facile e licenziosa, noto in particolare per i piacevolissimi "Pronostici" in versi, dal 1831 al 1843, dove la nota sati­rica s'accompagna spesso alla battuta spiritosa.
Un esem­pio di "pronostico", quello per il 1836:
El late costarÀ  piÀ¹ de le tÀ©te
e piÀ¹ de qualche testa la paruca.

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