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Storia di Venezia |
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Correva a Venezia l'anno |
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Storia di Venezia, il giorno |
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Storia di Venezia, ricerca |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto è frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 24 ottobre 1269
- Proibita severamente. la bestemmia.
- 24 ottobre 1471
- Si autorizza la Scuola di devozione di Santa Maria della Giustizia in Venezia (che assolve il pietoso compito di accompagnare al supplizio i condannati a morte, confortando i loro ultimi istanti di vita), a costruire la propria sede accanto alla Chiesa di San Fantin.
Detta anche della Buona Morte o dei Picai in quanto i suoi aderenti assolvono al pietoso compito di accompagnare i condannati a morte sul luogo del supplizio, assistendoli nei loro ultimi momenti di vita, si fa col tempo sempre piÀ¹ grande e famosa, ma non ha vita facile: difficoltÀ finanziarie, furti, incendi, crolli e una lunga serie di litigi con una casa vicina di fama piÀ¹ che dubbia, dove si faceva baldoria fino a tarda notte.
Portata davanti ai Magistrati in Palazzo Ducale, la vertenza fu anche oggetto d'un gustoso epigramma anonimo:
Gran sussurro, gran schiamazzo
À© sta fatto ancuo in Palazzo,
tra la scuola dei Picai
e la casa dei Pecai.
- 24 ottobre 1814
- Il patrizio veneto Giovanni Bembo rivolge una petizione a Luigi XVIII, Re di Francia, perch˩ venga ripristinata la Serenissima Repubblica di Venezia.
Indirizzata al Principe di Talleyrand, Ministro Plenipotenziario al Congresso di Vienna, la petizione ricorda le innumerevoli benemerenze di Venezia nei confronti della Francia e invita il Re a far opera di persuasione sulle altre Potenze europee perch˩ venga ricostituita la Repubblica dei Dogi.
La supplica cosÀ¬ conclude: La Veneta Nazione tiene tanto diritto alla sua cittÀ quanto Dio À¨ Signore del Cielo, perchÀ© lo creÀ²!.
Talleyrand fu quel Ministro di Napoleone che se ne uscÀ¬ dicendo, riguardo all"â„¢Italia: "Essa non À¨ altro che una espressione geografica".
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