|
|
Storia di Venezia |
|
|
Correva a Venezia l'anno |
|
Storia di Venezia, il giorno |
|
Storia di Venezia, ricerca |
|
|
|
|
|
|
Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto è frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
|
|
|
- 21 ottobre 1382
- Mentre si trovava quale Capitano Generale a Candia, viene eletto Doge Antonio Venier.
Sembra che la sua sia stata una nomina di compromesso in quanto i quarantuno Elettori non riuscivano a mettersi d'accordo.
Infatti il Venier mancava da Venezia da ben sette anni.
- 21 ottobre 1400
- Ordinato il restauro del ponte di Rialto, costruito in legno e dichiarato valde devastatus et putridus (ampiamente danneggiato e putrido).
- 21 ottobre 1473
- Desta sensazione in cittÀ il fallimento del Banco di Pietro Guerruzzi.
- 21 ottobre 1524
- Al posto di Antonio Contari deceduto il 7 dello stesso mese, Gerolamo Querini diventa Patriarca di Venezia.
- 21 ottobre 1556
- Nella sua casa in Riva del Carbon a Rialto muore per apoplessia il celebre Pietro Aretino, alle ore tre della notte.
MercoledÀ¬ sera, a ore tre di notte, fu portato all'altra vita, da una cannonata di apoplessia, il mortal Pietro Aretino. Dio gli abbia perdonato! .
Questo uno dei necrologi del famoso scrittore toscano, detto "il flagello dei Principi", che lo stipendiavano per farlo tacere.
Giunto a Venezia nel 1527, vi rimase per circa 30 anni sino alla morte, avendo l'accortezza di non criticare mai gli ordinamenti della Repubblica.
L"™ Aretino era famoso, oltre che per le numerose amanti, anche per lÀ lingua tagliente e lo spirito mordace, causa di numerose inimicizie.
A Venezia l'Aretino ebbe anche amici sinceri e disinteressati, quali Tiziano, Sansovino e Sebastiano del Piombo.
Si racconta che dopo aver ricevuto l'estrema unzione abbia detto beffardamente: "Guardatemi dai topi, or che son unto!".
- 21 ottobre 1563
- Relazione sui danni del terribile terremoto avvenuto nella Dalmazia:
"La cittÀ di Cattaro ne fu quasi del tutto rovinata. Due terzi dei cittadini rimasero schiacciati sotto le macerie. Sono morti il PodestÀ Francesco Priuli, la moglie, i figlioli e tutta la sua corte. Si spaccÀ² in piÀ¹ luoghi la cittadella per lo che il paese rimane esposto agli insulti dei Turchi vicini".
|
|
|