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Storia di Venezia |
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Storia di Venezia, ricerca |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto č frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 15 luglio 1339
- Essendo PodestÀ e Capitano Marin Faliero, viene emanata la prima
costituzione liberale dopo che Treviso era passata dagli Scaligeri alla
Serenissima.
Nello Statuto si ordina che il PodestÀ , a tre mesi dallo scadere del suo
mandato, convochi il Consiglio dei 300 e scelga tra questi otto uomini
provvidi e sapienti, quattro tra i Nobili e quattro tra i Popolani, di
oltre trent'anni di etÀ . Essi scelgono dodici persone divise equamente tra
Nobili e Popolani e costoro successivamente eleggono quattro Nobili e
quattro Popolani tra i quali, in strettissimo conclave, vengono infine eletti tre candidati alla carica di PodestÀ . Costoro si succedano nella carica per sei mesi ciascuno.
Ogni PodestÀ , entrando in carica, deve giurare fedeltÀ alla Serenissima e di amministrare la Giustizia con esattezza e imparzialitÀ .
Oltre a questi erano al governo del Comune un Consiglio di quaranta persone scelte tra i migliori idonei.
Seguono poi numerose altre norme riguardanti le leggi civili, quelle
riguardanti il territorio, la salute pubblica, ecc.
Lo Statuto non puĂ€˛ esser cambiato. se non dopo almeno cinque anni.
- 15 luglio 1350
- L'Arte della seta viene sottoposta al controllo dei Consoli dei Mercanti.
La Magistratura in questione, istituita circa alla metÀ del 1200, aveva
l'incarico di definire le questioni sorte circa le mercanzie e i mercanti,
di determinare i regolamenti opportuni a tali materie e aveva diritto di
controllo e di emettere, nel caso, le pene opportune.
All'inizio i Consoli erano tre, poi se ne aggiunse un quarto e nel 1700
tornarono al numero primitivo.
- 15 luglio 1439
- Il bellunese Bartolomeo Miari, Condottiero della Repubblica Veneta,
sconfigge le truppe di Filippo Maria Visconti a Cencenighe, paese dell'alto Agordino.
Trascinato perĂ€˛ dall'ardore della pugna, il Miari viene a trovarsi isolato in mezzo ai nemici in fuga che lo uccidono.
Il Senato Veneto gli decreterÀ solenni onoranze funebri e fornirÀ le sue tre figliole di una ricca dote a spese dello Stato.
- 15 luglio 1489
- Nella chiesa di San NicolĂ€˛ dei Mendicoli, con 103 voti viene eletto Doge dei Nicolotti ser Antonio Totano. Sostituisce ser Baldassarre Civran.
Codesto Doge era il capo dei Pescatori abitanti le contrade di San NicolĂ€˛ dei Mendicoli e dell'Anzolo Raffael, godendo di qualche privilegio e nessuna autoritĂ€ civile.
Vestiva nelle cerimonie pubbliche un'ampia veste, secondo le stagioni ora di raso ora di panno scarlatto con pelli di vaio.
Aveva il privilegio di seguire il Doge su una barchetta legata a poppa del Bucintoro durante la cerimonia dello Sposalizio con il Mare, il diritto di esigere una tassa su tutte le barche da pesca delle sue contrade e di tener due banchi da pescivendolo nelle pescherie grandi di San Marco e Rialto.
Annualmente doveva versare al Doge una tassa di lire ventidue assieme a duecento cefali; doveva inoltre il tributo di duemilaquattrocento di questi pesci ai Giudici del Proprio e di altri cento al Cavaliere del Doge.
- 15 luglio 1495
- Rinnovato agli Ebrei l'ordine di portare, ben visibile, una "O" gialla sul
vestito.
- 15 luglio 1557
- Gli Zingari, da qualsiasi parte provengano e a qualsiasi tribĂ€ą appartengano, hanno divieto di accesso nel Territorio Veneto.
- 15 luglio 1612
- A causa del malcontento popolare contro la sua persona, il Doge Leonardo DonÀ rinuncia a presenziare all"™annuale Festa del Redentore.
Viene allora fatta circolare la famosa frase: VerrÀ giorno che vorrÀ andare in chiesa e non potrÀ !
- 15 luglio 1686
- Viene ordinato che i mozzi imbarcati nei bastimenti abbiano almeno dodici anni.
- 15 luglio 1849
- Il Comando Austriaco di Piove di Sacco decreta la condanna a morte di
cinque Patrioti: Giuseppe Bullo e Vincenzo Signoretto da Chioggia,
pescatori; Angelo Monticello da Pozzonuovo, muratore; Antonio Marcolin da Pordenone, falegname e Luigi Fernaroli da Fiesso di Polesine, fittavolo.
Erano stati catturati mentre tentavano di portare ai difensori di Venezia
due barche cariche di viveri: due vitelli, undici pecore, quaranta polli,
cinque cassette di limoni, quattro di uova. La sentenza di morte, mediante fucilazione, Ă€¨ eseguita nella stessa giornata.
- 15 luglio 1866
- A Treviso, la campana della Torre del Comune annuncia l'avvicinarsi delle
Truppe Italiane. La Popolazione rimane sconcertata e non sa se accoglierli o resistere. Alle due del pomeriggio entra in cittÀ , da Porta Santi Quaranta,
un drappello di Cavalleggeri alla cui testa Ă€© il capitano ManĂ€©ra, ma nessuno Ă€¨ ad accoglierli.
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