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Storia di Venezia |
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Correva a Venezia l'anno |
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Storia di Venezia, il giorno |
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Storia di Venezia, ricerca |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto è frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 8 maggio 1270
- Emesse due ordinanze:
I bestemmiatori siano messi alla berlina.
I monasteri siano esentati dal dazio sul vino.
- 8 maggio 1276
- Vengono dichiarati decaduti dal loro incarico i Consiglieri che disertino le sedute per quindici giorni.
- 8 maggio 1342
- Grande aqua alta in cittÀ . L'acqua salata tracima nelle cisterne ammorbando tutti i pozzi pubblici da cui si estrae l'acqua potabile.
- 8 maggio 1402
- Eletto Cancellier Grande NicolÀ² di Girardo Gherardo.
- 8 maggio 1512
- Decretate severe pene, o generosi premi secondo il caso, ai servitori e ai cuochi affinchÀ© segnalino tempestivamente gli Ufficiali della Repubblica eventuali lussi o sprechi che avvengano in occasione di banchetti o feste private in cui si trovano a servire, consentendo all'AutoritÀ di constestare il misfatto in flagranza.
E se qualcuno dei familiari o qualsiasi altra persona si intrometterÀ fra i nostri ufficiali, o li impedirÀ , o li molesterÀ in qualche modo, facendo uso di epiteti ingiuriosi, o scaglierÀ pani od aranci sulle loro teste, come certe presuntuose hanno fatto, i camerieri dovranno lasciare immediatamente la casa e avranno il loro salario intero.
- 8 maggio 1545
- Viene condannato alla decapitazione, dopo essere stato degradato, un certo prete Francesco Fabrizio, giÀ Cappellano della Confraternita di San Rocco.
Aveva percorso una brillante carriera ecclesiastica, divenendo persino Maestro del Sestiere di San Marco, quando un allievo lo accusÀ² di sodomia. Portato in giudizio risultÀ² che giÀ da vent'anni praticava tali abitudini oscene.
Come si usava in tali casi, dopo decapitato il suo corpo venne bruciato fino a ridurlo in cenere.
- 8 maggio 1634
- Per terminazione dei Provveditori sopra le Ragion Vecchie, fu preso, che per la notturna custodia della Piazza di San Marco esser vi dovessero... doi Capitani... con homini trenta, quindeci per cadaun di loro, li quali abbino a servire con obbligo di far le loro guardie le notti, et d'attender con deligenza al detto carico... li quali tutti debbano trovarsi alla sua guardia alle hore solite et consuete et non possi partirsi di essa sin al mattin di San Marco.
- 8 maggio 1679
- Alla famiglia Morosini viene concesso di utilizzare le acque pubbliche per irrigare le loro tenute agricole in quel di Castel di Godego. Si ricorda che a quei tempi si usava la irrigazione intensiva per le coltivazioni di ortaggi e frutteti e quella estensiva per le coltivazioni di cereali.
- 8 maggio 1709
- Viene ripubblicata, per ordine dell'Auditor Vecchio, l'interdizione agli Ebrei di esercitare la professione forense.
Gli Auditori erano tre Magistrati ai quali ci si richiamava allorch˩, dopo un processo in prima istanza, si ricorreva, diciamo, in appello.
Si chiamavano "Vecchi" da quando, nel 1410, ai primi tre se ne aggiunsero altri tre, chiamati "Nuovi", essendo cresciuti i ricorsi a seguito dell'ingrandimento dei territori in possesso della Repubblica.
- 8 maggio 1723
- Ordinato che i pozzi pubblici restino coperti e le chiavi siano affidate ai Capi Contrada durante la notte.
- 8 maggio 1746
- Eletto Cancellier Grande Orazio Bertolini.
- 8 maggio 1777
- Viene a costare ben 57.000 zecchini il nuovo apparato di botteghe in Piazza San Marco per l'annuale Fiera della Sensa, progettato da Bernardino Maccaruzzi.
- 8 maggio 1785
- Per mal di petto muore il celebre pittore Pietro Longhi (il suo vero nome era Pietro Falca).
Era nato nel 1702 da una modesta famiglia di orefici e aveva diretto l'Accadˬmia istituita dalla famiglia Pisani.
Suo erede artistico sarÀ il figlio Alessandro chiamato "il Goldoni del pennello" per i suoi quadri di costume.
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