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Storia di Venezia |
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Storia di Venezia, ricerca |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 5 maggio 1256
- Un decreto del Maggior Consiglio ordina:
Tutti quelli che hanno feudi o altre grazie ricevute dai Comuni o persone forestiere non possino star nei Consigli quando si tratteranno negozii spettanti a detti Comuni o persone.
- 5 maggio 1409
- Viene ordinato che gli Ebrei che risiedono stabilmente a Venezia sieno obbligati a portare una "O" ben visibile sul le vesti.
- 5 maggio 1432
- Viene condotto in Piazzetta con le mani legate a tergo, per aver tagliata la testa dalla scure del boia, il famoso capitano di ventura e condottiero delle Milizie Venete Francesco da Bussone conte di Carmagnola.
Il processo a suo carico era iniziato il 9 aprile precedente (v. 7 aprile) e al termine, con 19 voti favorevoli e 8 contrari, era stato riconosciuto colpevole di tradimento a favore di Filippo Maria Visconti Signore di Milano; le prove del misfatto furono inoppugnabili.
- 5 maggio 1519
- Dalle cronache di Marin Sanudo:
Etiam ieri, da poi disnar, in Quarantia criminal, fono expediti tre biastematori, quali quella Settimana Santa biastemono molto in l'hostaria del Bo a Rialto. Era in sua compagnia un prete. Fo preso mandarli in una peata per Canal Grande, cridando la sua colpa, poi a Rialto per mezo l'hostaria predita il sia tajÀ la lingua, doman a San Marco in mezo le do colone conduti li sia cavÀ li ochi et. la man destra, et sia confinati in questa terra a esempio di altri.
- 5 maggio 1570
- A ottant'otto anni, dopo nove giorni di malattia, afflitto da febbre e catarro, muore il Doge Pietro Loredan che aveva condotto il Dogado nei due anni e cinque mesi precedenti.
Il suo funerale venne fatto a San Marco sotto una pioggia torrenziale.
- 5 maggio 1622
- Non appena rientrato il Doge a Palazzo dopo il tradizionale "Sposalizio del Mare", per un buon quarto d'ora si avvertono forti scosse di terremoto.
- 5 maggio 1725
- Marco Gradenigo, giÀ Vescovo di Verona, diventa Patriarca di Venezia.
Succede a Pietro Barbarigo deceduto tre giorni prima.
- 5 maggio 1765
- Gli Inquisitori di Stato esiliano una ballerina di nome Carlina che aveva insinganato un giovane di nobile Casa patrizia sino alla mostruosa risoluzione di sposarla.
- 5 maggio 1784
- Alla sera risplendono tutte le finestre dell'immensa mole di palazzo Pisani a Santo Stefano, in occasione della festa in onore del re Gustavo III di Svezia in visita alla nostra cittÀ.
Il Sovrano, accolto alla riva del Palazzo da Alvise e Francesco Pisani con otto staffieri che portavano le torce, girÀ tutti i saloni conversando amabilmente con la padrona di casa Pisana Mocenigo Pisani, dopodichÀ si aprirono le danze e venne imbandita una sontuosa cena agli ottocento invitati, mentre ben centosessanta Bombardieri facevano da guardia d'onore.
- 5 maggio 1821
- Muore nell'isola di Sant'Elena il tiranno Napoleone Buonaparte.
Il suo nome resterÀ per sempre sinonimo di guerre, lutti, predazioni, furti. Sopratutto gli va imputato di aver rapinato, violentato e distrutto la ultramillenaria Repubblica di Venezia.
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