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Storia di Venezia |
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Correva a Venezia l'anno |
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Storia di Venezia, il giorno |
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Storia di Venezia, ricerca |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto č frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 28 febbraio 1297
- Il Doge Pietro Gradenigo formula una proposta che viene accettata: a titolo di esperimento, per sei mesi rinnovabili, siano ammessi al Maggior Consiglio, previo voto favorevole della Quarantia, coloro che ne hanno fatto parte nell'ultimo quadriennio addietro; gli altri, cioĂ€¨ tutti i discendenti di coloro che erano stati ammessi al Maggior Consiglio fino al 1172, potranno essere ammessi solo se accettati da un collegio di tre elettori, secondo il sistema consueto e sempre salvo convalida da parte della Quarantia.
Àˆ la cosidetta "serrata" del Maggior Consiglio. Con essa viene allargata la partecipazione alla massima assemblea costituzionale e alle sue decisioni e si evitano i pericoli che venga anche a Venezia instaurata una dinastia familiare come dittatura.
- 28 febbraio 1488
- Viene impiccato fra le colonne della Piazzetta NiccolĂ€˛ de Lazzara, padovano.
Quando venne deciso di deviare il fiume Brenta a Paluello per condurlo al mare dopo Chioggia, la parte dei lavori da fare nel Padovano venne affidata ad Annibale Capodilista che aveva sotto di sĂ€¨ 1.500 uomini.
Un giorno il De Lazzara, altro nobile padovano, gli si avvicinĂ€˛ e gli disse: "Tu hai tanta gente ai tuoi ordini, io ne potrei condurre altrettanta; non potremmo unirci ad altri e scacciare i Veneziani da Padova?
Il Capodilista riportĂ€˛ subito il fatto al PodestĂ€ Leonardo Loredan che fatto arrestare il De Lazzara lo fece subito condurre a Venezia.
Dopo aver confessato sotto tortura, era stato condannato a morte.
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