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Storia di Venezia |
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Storia di Venezia, il giorno |
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Storia di Venezia, ricerca |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto è frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 23 ottobre 1451
- Tanto ˬ bisognoso dell'aiuto dei Veneziani contro i Turchi che l'Imperatore Costantino XI, ultimo di tale nome a salire sul Trono a Costantinopoli, invia una lettera a Venezia nella quale, umilmente, accetta tutte le clausole impostegli dai Veneziani.
Tra l'altro abolisce la tassa imposta sulle senserie dei nostri, lascia al Bailo veneziano in Costantinopoli l'Amministrazione della Giustizia civile e penale sui suoi compatrioti, non esige piÀ¹ il dazio sugli schiavi; permette l'esportazione dei vini da parte dei Veneziani e non perseguiterÀ piÀ¹ gli Ebrei.
- 23 ottobre 1457
- Viene intimato al vecchio Doge Francesco Foscari di abdicare, dopo 34 anni di Dogato, a causa dell"™etÀ (83 anni).
Con lui Venezia aveva conquistato quasi tutte le cittÀ di Terraferma nel Veneto, nella Lombardia e nel Friuli.
- 23 ottobre 1627
- Uno dei tre Capi del Consiglio dei Dieci, Renier Zen, si presenta da solo in Senato e in circostanze drammatiche accusa il Doge Giovanni Corner I per le violazioni della Promissione Ducale da lui attuate o permesse. Infatti i suoi due figli erano entrati a far parte del Pregadi con votazione palesemente irregolare.
Umiliato e ferito il Doge chiede subito la revoca della parte incriminata.
- 23 ottobre 1802
- Nel palazzo del cognato ai Servi in cui si era ritirato a seguito degli eventi della caduta della Repubblica, dopo trentasei giorni di malattia, muore, esecrato dal popolino che erroneamente gli attribuÀ¬ la colpa per la caduta della Serenissima, Ludovico Manin.
Gli era toccato in sorte il triste privilegio d'essere il 1200mo e ultimo Doge della Repubblica di Venezia.
Dopo la caduta della Repubblica fece vita appartata e le poche volte che uscÀ¬ di casa fu vilipeso, deriso, e anche bastonato a sangue.
Morendo lasciÀ² un cospicuo legato a beneficio dei malati di mente e per l'educazione dei ragazzi abbandonati.
- 23 ottobre 1861
- Muore, a Marano Vicentino, Leonzio Sartori, patriota e poeta. Nato a Schio, si laureÀ² a Padova e fece il medico condotto a Tretto, Breganze, Arsiero e Cartura. Fu grande amico di Arnaldo Fusinato, a cui ispirÀ² i famosi versi:
Arte piÀ¹ misera, arte piÀ¹ rotta
non c'ˬ del medico che va in condotta.
Autore di poesie piene di caldo Amor Patrio, un giorno, dopo una funzione religiosa, arringÀ² la folla sulla piazza di Arsiero infiammando gli animi contro lo straniero, concludendo: "Le mie lancette di medico si convertiranno in altrettante spade contro i tedeschi".
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