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Storia di Venezia |
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Storia di Venezia, il giorno |
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Storia di Venezia, ricerca |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto è frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 17 giugno 1509
- Durante la guerra contro la Lega di Cambrai, nel giorno di Santa Marina i Veneziani al comando del Provveditore Andrea Gritti riconquistano Padova.
- 17 giugno 1590
- Consacrata la ricostruita chiesa di S. Maurizio.
- 17 giugno 1732
- Le sorelle Margherita e Marietta Salvioni, vedova Goldoni, cedono quattro campi di terra di loro proprietÀ situati nei pressi di Lendinara. Il ricavato della vendita (duecentoÂventicinque ducati) servirÀ a pagare il debito contratto per le spese di laurea dell'amatissimo nipote e figlio Carlo Goldoni. Il quale, da scapestrato com'era, s'era preparato a sostenere la tesi di laurea giuocando tutta la notte a carte, perdendo un buon gruzzoletto.
- 17 giugno 1741
- Per un colpo apoplettico muore il Doge Alvise Pisani alÂl'etÀ di settantasette anni e dopo sei di Dogado.
Le sue ceneri si trovavano nella chiesa di Sant'Andrea al Lido ma andarono disperse quando questa, dapprima adibita agli usi militari nel 1810 per effetto delle soppressioni religiose napoleoniche, veniva in seguito demolita.
- 17 giugno 1849
- La commissione militare di Venezia (formata dal Generale Ulloa, dal Colonnello Sirtori e dal Tenente di Vascello Baldisserotto) pubblica un bando in cui si dice: Periscano le fortune e la vita, ma sia salvo l'onore di questa grande ed infelice Patria. Venezia, la Roma del mare, non sarÀ oppressa dalla prepotenza perchÀ© le sue difese sono uguali alla grandezza del suo cuore. Il nostro decreto, piÀ¹ che a lettere, sarÀ scritto a fatti nella storia.
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Infatti, a tanta distanza da quella serie di sconfitte militari e ideologiche che a partire dal "secolo dei lumi" (piÀ¹ precisamente direi: "delgi abbagli") ha portato alla presente miseria morale che corrode la cittÀ , il Cuore Veneziano non À¨ domo. Io personalmente, e in qualitÀ di Presidente del Comitato di Salute Pubblica a Venezia, dichiaro le nostre azioni come scrittura di quel Decreto Marziale.
Eguale Spirito ci anima, lo spirito d'amore per il buon Governo, per la lealtÀ e la fiducia, per l'operositÀ e il coraggio, per l'acqua e il Mare. Venezia sempre avrÀ una Difesa pari alla grandezza del suo Cuore, poichÀ© Essa À¨ una categoria dello Spirito, prima che una cittÀ . Guai a chi avrÀ reciso il ponte fra quello Spirito e il Mondo.
(nota autografa di Umberto Sartory, 17 giugno 2006)
- 17 giugno 1905
- Nel cielo di Vicenza volteggia la prima aeronave d'Italia, uscita dall'aeroscalo di Schio (scherzosamente chiamato "l'Arca di NoÀ©"). L'aeronave, a forma di pesce, À© lunga 50 metri con un diametro di 9 metri e venti centimetri. Si deve all'ingegno del vicentino Pasquale Cordenons, che attuÀ², come si sorisse: idee e principi nuovi, supeÂriori a tutti i sistemi conosciuti. Molti anni dopo si dirÀ : "Vicenza sarÀ sempre grande quando segnalerÀ alla storia che i giganteschi Graf Zeppelin non sono che i figli della minuscola e ancor piÀ¹ gigantesca Aeronave Cordenons".
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