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Storia di Venezia |
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Storia di Venezia, il giorno |
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Storia di Venezia, ricerca |
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Questa rubrica sulla Storia di Venezia e del Veneto è frutto di anni di ricerche negli Archivi dei Frari, alla Marciana e al Correr.
Fra gli antichi scaffali, nello scartabellare antiche Buste, Raspe, Commentarii, ho avuto modo di assaporare l'emozione del toccare manoscritti vecchi di secoli, con firme e sigilli di Procuratori, Dogi, Condottieri...
Ho scoperto cose interessanti che ho trascritto in parte su libri, altre le ho inserite in diapo-film, altre ancora sono ferme allo stato di semplici annotazioni nei miei archivi personali.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 17 maggio 1265
- Dal Maggior Consiglio viene emessa una legge relativa alle spese di rappresentanza dei pubblici Funzionari in missione.
Chi ricoprendo un Incarico pubblico di qualsiasi genere esponga chiedendone il rimborso spese non sostenute, venga sottoposto a severa inchiesta da parte del Doge e dei Consiglieri Dogali entro otto giorni dalla presentazione della domanda di rimborso.
Nel caso risultasse non veritiera la dichiarazione di spesa, venga condannato a una multa pari al doppio della somma abusivamente richiesta.
- 17 maggio 1544
- Dopo aver avuto tagliata la mano destra, Giacomo dei Secchi viene decapitato tra le colonne della Piazzetta di San Marco.
Era legge veneziana che qualora si consegnasse alla Giustizia un bandito, oppure se ne portasse la testa, si otteneva la grazia per i propri delitti.
Il de Secchi era stato condannato al bando perpetuo in quanto sospettato di aver ucciso il suocero. Al fine di ottenere il perdono in cambio della delazione escogitÀ² il seguente stratagemma.
Vedendo che due conoscenti assomigliavano come due gocce d'acqua ai due banditi Floriano da San Martino e Pietro Turco, assieme a un complice li attirÀ² in aperta campagna, li uccise e portÀ² le teste dei poveretti a Venezia spacciandole per quelle dei banditi.
In un primo momento il de Secchi ottenne la grazia ma dopo due anni venne scoperto l'inganno e Giacomo venne condannato alla pena capitale.
- 17 maggio 1595
- Domenico de Vico viene eletto Cancellier Grande.
- 17 maggio 1618
- Fatto piÀ¹ unico che raro, con tutti quarantuno i voti al primo scrutinio viene fatto Doge Antonio Priuli, all'etÀ di settant'anni.
Al momento dell'elezione, Priuli si trovava a Veglia in qualitÀ di Commissario, incaricato della regolazione dei confini con l'Austria: fu mandato d'urgenza il segretario Mario Ottoboni ad avvertirlo.
Come Doge si dimostrÀ² piÀ¹ uomo allegro e gioviale, che incline ad assillarsi per il governo della Repubblica. Il suo fu un Dogado agitatissimo, tanto per la famosa Congiura degli Spagnoli, che per le guerre in Valtellina, nelle quali Venezia era alleata di Francia e Savoia contro la Spagna.
- 17 maggio 1656
- Altra elezione di Doge. Con trentanove voti viene eletto Francesco Corner dopo ventiquattro o ventisei scrutini. DurÀ² in carica solamente diciannove giorni.
- 17 maggio 1750
- La sera del I7 maggio S.E. Francesco Loredan diede grandiosa festa da ballo a molte Dame estere, et a circa 30 Dame venete invitate, ove fu grandiositÀ di rinfreschi, illuminazioni, sinfonie, preziositÀ d'addobbi, e questo fu nel palazzo della Rotonda alla Giudecca
(da una cronaca dell'epoca).
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