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History of Venice |
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This Almanac about Venice History comes from years of research in the Frari Archives, in the Marciana Library and in Correr Museum.
Between old shelves, turning the pages of ancient Buste, Raspe, Commentarii, I could taste the emotion of touching manuscripts, with signatures and seals of Procuratori, Dogi, Condottieres...
I transcribed the many interesting things I have discovered part on books, others on slide-shows, others more are just laying as simple notes on my personal archives.
Luigi "Gigio" Zanon
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- 13 December 1271
- Sottoposto a riforma e approvato dai Giustizieri Vecchi il Capitulare dei Fonticariis, ossia il "Capitolare dei Venditori di Frumento, Biade e Legumi" o "dei Biadaioli".
Fra le varie norme, il negoziante deve giurare di non ingannare i compratori disponendo la merce scelta sulla cima dei sacchi e la piÀ¹ scadente sotto; di servirsi delle apposite misure bollate e di non frodare sul peso.
- 13 December 1278
- Viene proibito l'acquisto di sale per conto di stranieri. Si ricorda che il commercio del sale era una delle principali entrate del Comune di Venezia.
- 13 December 1462
- Proveniente da Egina, la reliquia della testa di San Giorgio Martire viene solennemente offerta al monastero di San Giorgio Maggiore.
- 13 December 1570
- Vista la brutta piega degli eventi bellici conseguenti la guerra con i Turchi per il possesso dell'isola di Cipro, viene destituito il Capitano Generale da Mar Girolamo Zane, sostituito dal Provveditore a CorfÀ¹ Sebastiano Venier.
Questi apprende la notizia della nomina solo nel febbraio del' 71.
- 13 December 1575
- Ritenendosi finita l'epidemia di peste iniziata il 26 marzo precedente, vengono riaperte le scuole.
- 13 December 1781
- Impiccato Giovanni Davovich, originario dalle Bocche di Cattaro in Istria.
Costui una sera, con altri amici era stato invitato nella casa del Conte Marco Lucovich a san Polo dal servo Paolo Grovich, rimasto solo a custodire il palazzo.
Accomiatatosi terminata la serata, Giovanni tornÀ² con un cugino, uccise il Grovich con cinque coltellate, gettÀ² il corpo nel pozzo di casa e si impossessÀ² di cinquecento lire e di quattro balle di seta.
La mattina dopo, il Conte scoprÀ¬ il furto e il cadavere del poveretto. Venne aperta un'inchiesta e individuati i colpevoli. Mentre il cugino veniva arrestato, Giovanni fuggiva da Venezia ma, arrestato tempo dopo, fu condannato alla pena capitale.
- 13 December 1815
- Ritornano a Venezia i Cavalli di San Marco.
Alle ore 10 del mattino un convoglio di grosse barche, con i quattro cavalli a bordo, muove dall'Arsenale dirigendosi verso il Bacino di San Marco.
Salutati da tre salve di fucileria, da 21 colpi di cannone e dall'urlo commosso dell'enorme folla, i cavalli vengono ricollocati sulla loggia della Basilica Marciana dopo 18 anni esatti d'assenza.
Opera d'arte alessandrina, tra il IV e il II secolo a.c., la stupenda quadriga in rame dorato che si dice abbia ornato l'Arco trionfale di Nerone e poi l'Arco di Traiano o la Mole Adriana a Roma, per essere successivamente inviata a Bisanzio dall'Imperatore Costantino.
Secondo altri, passÀ² direttamente a Costantinopoli dall'isola di Chio. Nel 1204, al tempo della Quarta Crociata, furono portati a Venezia dal Doge Enrico Dandolo dopo la rimozione dall"â„¢ ipppodromo di Costantinopoli, ove ornavano le torri sovrastanti i ricetti o carceri, sede delle bighe e quadrighe prima delle corse.
Rimasti per qualche tempo nei depositi dell'Arsenale (alcuni sostengono fino al 1250), in seguito furono sistemati sulla loggia della Basilica di San Marco, ove rimasero senza interruzione per circa sei secoli.
Portati a Parigi nel 1797 con il bottino napoleonico, furono dapprima collocati nel giardino delle Tuileries, poi sull'Arco di Trionfo di Piazza del Carrousel.
A detta di un'antica credenza popolare, ogniqualvolta i cavalli vengono rimossi dai loro piedistalli crolla, o sta per crollare, un Impero. Leggenda, forse; ma i cavalli di San Marco, nei loro movimenti, hanno davvero visto la fine di Bisanzio, di Roma, di Venezia, dell'Impero Napoleonico...
- 13 December 1836
- Un violento incendio distrugge completamente il Teatro La Fenice di Venezia, lasciando in piedi la sola facciata principale. SarÀ ricostruito, nel giro di sette mesi e secondo il modello primitivo, a opera dei fratelli Tommaso e Giambattista Meduna.
- 13 December 1880
- Precipita improvvisamente il campanile della Chiesa di Santa Ternita a Venezia.
Nessuna vittima: un operaio, travolto dalle macerie, viene estratto incolume.
I Veneziani sono allarmati; giÀ altri campanili sono caduti: si dice che basta un rÀ¨folo de vento a farli crollare; si invoca un esame della statica di tutti i campanili della cittÀ .
La Musa Popolare ˬ pronta, come sempre, a cogliere il lato umoristico della cosa:
I veneziani mati
xe deventai puteli,
adesso i tiol par man
i campanieli.
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